"De scientia universali architecto necessaria"

Simone Cappellanti nasce nel 1972 a Roma e dopo qualche anno scopre il suo gioco preferito: una biottica Yashica Mat 124 G; da quel momento, non si ferma più.

Foto di Angelo Marinelli - www.angelomarinelli.com

Studia al liceo Artistico "Sant’Orsola" di Roma ed al Conservatorio di Musica.

Le sue ricerche scolastiche le effettua su le enciclopedie della grafica, dell’arte e del disegno; poi, le inizia a scrivere sul suo primo computer, un Apple IIe.

Si laurea alla facoltà di Architettura a “Valle Giulia” e diventa architetto nello stesso anno, contestualmente sostituisce il tecnigrafo con i software di modellazione 3D senza mai però abbandonare la matita.

Con il Dottorato di Ricerca in “Fisica Tecnica” prosegue la sua ricerca che si conclude con alcune Pubblicazioni Internazionali e tesi sul Calore Passivo. La sua passione per l’insegnamento lo porta dietro le cattedre di FisicaTecnica prima e di Disegno dell’Architettura e Disegno e Rilievo poi.

 

 

Alla ricerca di completezza (attraverso la fotografia, la musica e la pittura, con l’architettura come somma filologica di tutto), gira il mondo per 3 anni per poi tornare a Roma ed aprire il suo studio.

Oggi, nel suo studio, non mancano i MacPro (che hanno preso il posto del vecchio Apple IIe), non mancano le matite (che sono sempre protagoniste di ogni idea), ma soprattutto, non manca il tecnigrafo che è tornato come protagonista nella nostra storia.

La bandiera Italiana, una grande opera del Maestro Sergio Edward Linchi, la foto su alluminio anodizzato del capitano con, ovviamente, la Yashica Mat 124 G e la musica di Mozart circondano le menti creative che lavorano incessantemente nello studio. 

INTERVISTA TID 2015

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